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Pistacchi in Italia: dove si coltivano e quali sono i più pregiati

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I pistacchi sono diffusi da tempo sulle tavole di tutta Italia e negli ultimi anni stanno prendendo uno spazio sempre più importante, diventando un simbolo di italianità. A contribuire a questo successo vi è il fatto che la coltivazione di pistacchi in Italia è molto diffusa in varie regioni, con alcuni casi specifici in cui si può parlare di vere e proprie eccellenze: stiamo parlando del pistacchio di Bronte, ovviamente, ma anche del pistacchio di Stigliano.

La ragione del successo nel Belpaese di questa coltivazione è da individuare nelle favorevoli condizioni climatiche: la coltivazione di Pistacia Vera, l’albero da frutta da cui si ricava il pistacchio, è tipica delle zone del Medio Oriente, dove si coltiva da epoche preistoriche. Nelle regioni del sud Italia il pistacchio ha trovato delle affinità nelle condizioni climatiche e ambientali, soprattutto in regioni come la Sicilia, permettendo una grande diffusione di questa coltivazione.

Nel 2018 l’Italia, con le sue 3 864 tonnellate di pistacchio, è stata l’8° produttore al mondo di pistacchi. Le regioni in Italia in cui si coltiva sono quasi tutte quelle del sud Italia, con la Sicilia in testa. Proprio in Sicilia, a Bronte, viene prodotta l’omonima variante di pistacchio, considerata tra le migliori al mondo. L’altra variante celebre di pistacchio italiano è prodotta invece a Stigliano, in Basiliciata.

I pistacchi di Bronte: tra i più buoni d’Italia e nel mondo

I pistacchi di Bronte vengono coltivati in provincia di Catania: a Bronte, appunto, ma anche ad Adrano e Biancavilla, in un territorio alle pendici dell’Etna caratterizzato da un clima mite e mediterraneo e da terreni lavici dove, intorno al 900 d.C., furono gli Arabi a piantare i pistacchi e dove oggi crescono rigogliosi i pistacchieti.

Le indiscusse qualità di questo pistacchio gli sono valse il soprannome di “oro verde” e la presenza in numerose cucine stellate, insieme da un prezzo che può raggiungere quasi i 100€ al Kg.

Il pistacchio di Bronte è riconoscibile per la forma sempre allungata e mai tondeggiante, un guscio legnoso tendente al violaceo e un colore verde smeraldo intenso grazie all’alta concentrazione di clorofilla, che può essere più o meno acceso ma senza mai tendere al giallo.

Dal punto di vista del sapore, il pistacchio di Bronte ha una grande aromaticità e tende al dolce e, per questo motivo, raramente viene salato o tostato.

Quella del Pistacchio di Bronte è una Denominazione di Origine Protetta, dunque per essere sicuri di assaggiare il vero pistacchio di Bronte ricercate la dicitura Pistacchio Verde di Bronte DOP”.

I pistacchi di Stigliano

Molto più giovani di quelli di Bronte, i pistacchi di Stigliano sono stati importati solo negli anni ’90 dalla Grecia per essere coltivati in questo meraviglioso tra le Dolomiti Lucane, i calanchi di Aliano, le lamie di Pisticci e Craco, nella provincia di Matera.

Si tratta dunque di un pistacchio di origine greca ma la produzione è stata un tale successo negli ultimi anni da riuscire a superare i confini nazionali. Si tratta di un pistacchio ottimo e ricco di proprietà benefiche, tant’è che è molto diffusa la leggenda secondo cui basta anche solo uno di questi pistacchi per portare il buon umore e la gioia di vivere.

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